Metodi

da "repubblica.it"

La docente ha fatto riempire pagine di quaderno con la frase
I genitori del ragazzino di 12 anni l'hanno denunciata
Punisce il bullo: "Scrivi sono deficiente"
Insegnante rischia il carcere a Palermo
L'alunno aveva rivolto insulti omofobici contro un compagno
PALERMO - "Sono un deficiente": uno studente di una scuola media nel centro di Palermo l'ha dovuto scrivere per cento volte come punizione per aver fatto il bullo con un compagno. Ma l'insegnante che aveva scelto questo metodo per fargli capire di aver sbagliato, è stata denunciata dai genitori del giovane e ora rischia due mesi di carcere.

Il pm Ambrogio Cartosio ha infatti chiesto per la professoressa una detenzione di due mesi, pena sospesa, per abuso di mezzi di correzione. La risposta della docente di Lettere, trent'anni di insegnamento alle spalle, sarebbe stata infatti sproporzionata rispetto al comportamento del suo alunno dodicenne. Un ragazzino vivace che, all'inizio dell'anno scolastico, aveva impedito a un coetaneo di entrare in bagno coprendolo di insulti omofobici.

La professoressa, 56 anni, ha fatto riempire pagine di quaderno con la frase incriminata. Frase che lo studente avrebbe trascritto dimostrando di non essere un granché ferrato in Lettere, cioè dimenticando una lettera: "Sono deficente".

Ora la vicenda, portata alla luce oggi da Il Giornale di Sicilia, è finita in tribunale davanti al gup Piergiorgio Morosini, in un processo che si svolge con il rito abbreviato. I genitori dell'alunno, che avrebbero apostrofato l'insegnante con un "Mio figlio sarà deficiente ma lei è una c...", hanno chiesto i danni.

(8 giugno 2007)